Inizia tutto cosi…
La Borsa ha sempre esercitato un forte fascino su certi tipi di persone.
Il richiamo della Borsa è come il canto delle sirene: qualcosa di bello, piacevole ma ignoto. Quando il mercato va giù, le persone che si sono sempre disinteressate di trading e mercati continuano ad essere disinteressate. Quando il mercato va su, magicamente agli occhi di queste persone si spalanca un mondo tutte rose e fiori fino ad allora sconosciuto.
All’ inizio vediamo la Borsa apparire come una grande festa, dove tutto è bello, facile e possibile. La prima volta in Borsa è come tutte le prime volte: siamo tesi ed emozionati. Arriviamo al grande momento preparati e carichi di aspettative . E finalmente compriamo le nostre azioni. Inizia l’altalena delle gioie e dei dolori. La quota scende. E’ panico. Per fortuna l’allarme rientra subito dopo. A fine giornata, la quota è salita e le azioni comprate hanno guadagnato. Siamo fortunati. Il periodo rose e fiori continua. Infatti la Borsa è in stato di crescita. E compriamo tante azioni. A fronte di piccole perdite facciamo buoni guadagni. Complessivamente la situazione sta andando benone. Quello che era iniziato come hobby,un semplice sfizio, con il tempo diventa il nostro secondo lavoro. Ci armiamo di un foglio excel per calcolare le plusvalenze fatte. Le azioni invadono pian piano lo spazio mentale fino ad allora occupato dal lavoro abituale, quello fatto per tirare a campare. La Borsa continua a salire, e noi continuiamo imperterriti ad acquistare azioni: l’idea che la salita non può durare per sempre non ci sfiora neanche l’anticamera del cervello. La Botta prima o poi arriva. E infatti, quando stiamo già pensando alla crociera da fare con la famiglia la prossima estate con i soldi guadagnati con il nostro nuovo lavoro, la batosta è come un fulmine a ciel sereno. Quando ci accorgiamo della inversione di tendenza, ci sembra come se la Borsa fosse impazzita: -5%,-7%,-9%….. Ora le cose cominciano ad apparire con una luce diversa, cioè a mostrarsi per quello che veramente sono. All’inizio dicono che si tratti di una semplice correzione.. allora restiamo, preoccupati, sperando in una prossima ripresa. Sappiamo che la soluzione sarebbe vendere, ma non cediamo. Non vogliamo mica uscire un secondo prima che la Borsa risalga,no? Mica siamo disposti a fare la figura del pollo, dopo che abbiamo fatto vedere a tutti gli altri quanto siamo stati bravi… Per noi ormai è notte fonda, la tendenza sembra non volersi ristabilire in positivo. Sappiamo che prima o poi l’inversione ci sarà ma non si sa quando. Ed il panico ci fa rimanere paralizzati,indecisi, sospesi tra la voglia di vendere e buttarsi tutto alle spalle, prima che sia troppo tardi e che ci rimettiamo pure l’osso del collo. Il destino però è beffardo e cattivo. Proprio quando sfiniti dalla lunga agonia, convinti che la tendenza nefasta ne avrà ancora per molto, decidiamo di vendere (a prezzi da regalo)… Zac! La borsa va su. Morale della favola abbiamo rimesso tutti i nostri soldi e abbiamo fatto la figura del pollo.Questa è un storiella che rappresenta quello che, bene o male, tutti i neofiti della Borsa hanno attraversato e provato.
Il day trading non è una forma di sana speculazione, bensì un gioco d’azzardo, ed in quanto tale crea una dipendenza che conduce all’azzeramento del capitale.
Ciò che nel day trading, come in qualsiasi gioco d’azzardo, conduce alla rovina, è il fatto di giocare per vincere a tutti i costi e poi per rifarsi delle perdite subite.
Spesso i comportamenti finanziari hanno un esito negativo perchè vi sottostanno delle motivazioni inconsce perverse che non hanno nulla a che vedere con la sana e saggia speculazione.