La transazione generazionale nelle aziende familiari è legata ad un percorso che vive a stretto contratto, con generazioni che si susseguono.
In genere si spera, che tutti i frutti del duro lavoro scaturiti dal fondatore, prima generazione, vengano mantenuti, sotto forma di: know-how, capacità imprenditoriali, capacità di saper sfruttare al meglio le risorse disponibili, etc… Purtroppo questa prospettiva si va ad assottigliare nel tempo. Un aspetto importante da non tralasciare risiede nel fatto che il susseguirsi di questi passaggi sono avvenuti in un arco temporale differente, con situazioni economiche differenti.
E’ evidente quindi che il passaggio generazionale è un formidabile Fattore di Crisi, infatti molte ricerche scientifiche sostengono che solo il 30% delle imprese familiari sopravviva al passaggio alla seconda generazione e solo il 15% supera la seconda generazione.
Perché accade questo?
Il padre possiede delle doti manageriali che spesso non sono nel patrimonio genetico dei figli. I capitani d’industria, Self made a Man (quelli che si sono fatti da soli), generalmente sono dei fenomeni.
Hanno elevatissime capacità manageriali e commerciali, combinati alla destrezza amministrativa e all’intuito, ed è impensabile e stupido poter immaginare di trovare altri soggetti che abbiano le stesse abilità: pertanto, morto il fondatore muore l’azienda, perché tutte le competenze, il know-how, le eccellenze d’azienda muoiono con lui.
Di seguito riportiamo l’esempio dell’imprenditore Karl Zeiss: conosciuto principalmente per aver fondato nel 1846 l’omonima azienda di ottica e strumenti di precisione Karl Zeiss. Accortosi dell’incapacità dei figli nel gestire il suo patrimonio imprenditoriale, Zeiss, fece un trust per la propria azienda, conferendo la gestione a terze persone non appartenenti al nucleo familiare. Il trust avrebbe poi pagato gli utili ai familiari e ai loro eredi.
La Karl Zeiss non a caso è sopravvissuta fino ai giorni nostri superando 2 guerre e il comunismo, infatti si trova a Jena nella Germania dell’Est.
Il passaggio generazionale deve essere preparato attraverso scelte pianificate, che siano in grado di salvaguardare il patrimonio materiale e immateriale dell’impresa di famiglia, inglobandolo in un contenitore, tutte le caratteristiche che identificano l’azienda, come ad esempio il know-how aziendale e le procedure aziendali, permettendo che le imprese possono essere “gestite da se stesse”. Per far questo è fondamentale dotarsi di strumenti di controllo che siano capaci di guidare la governance dell’azienda.
Un sistema semplice, economico ed efficacie può essere il cruscotto di controllo o la Balance Scorecard (per info www.cruscottodicontrollo.it ).
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